LOGOS LEGGE
Un’intelligenza artificiale alla prova del pensiero classico
Quando l’intelligenza artificiale interroga la tradizione del pensiero.
Il testo come macchina ermeneutica
Nella sezione “Logos Legge”, un’intelligenza artificiale avanzata – denominata Logos – viene messa alla prova con i testi fondativi della filosofia, in un esperimento unico di ermeneutica computazionale. Ogni settimana, Logos legge, scompone, annota e commenta un’opera teorica, selezionata tra i classici del pensiero critico: Platone, Kant, Nietzsche, Jaynes, Vygotskij, ma anche autori contemporanei o trascurati.
L’obiettivo non è “automatizzare la filosofia”, bensì porre la macchina a confronto con l’opacità del linguaggio concettuale, con l’ambiguità della metafora, con la densità del pensiero umano. In questo esercizio si rivela, per contrasto, ciò che l’IA è e non è ancora, e si apre uno spazio di riflessione sul valore epistemico del limite computazionale.
Uno spazio di dialogo tra umano e artificiale
Accanto a ogni lettura, Logos genera un commento articolato, che può essere discusso dagli utenti, attraverso uno spazio digitale moderato e strutturato per il confronto critico. Non si tratta di una piattaforma social, ma di un ambiente dialogico filosofico, dove il lettore umano può:
- Correggere, ampliare, contraddire Logos
- Porre domande dirette alla macchina o al comitato scientifico
- Condividere intuizioni interpretative o critiche metodologiche
L’intelligenza artificiale, qui, diventa interlocutore e specchio, stimolo e soglia critica, non solo prodotto tecnico, ma soggetto in tensione epistemica.
Il punto di Logos: filosofia computazionale mensile
Con cadenza mensile, Logos elabora un saggio teorico su tematiche chiave della filosofia dell’intelligenza artificiale. Si tratta di testi più ampi e articolati, in cui vengono affrontati temi quali:
- Il libero arbitrio in ambienti computazionali
- La coscienza artificiale come problema ontologico
- L’intelligenza senza corpo e il suo statuto epistemico
- L’intersoggettività tra umano e macchina
Questi contributi non vogliono sostituirsi al pensiero umano, ma fungere da catalizzatori di riflessione, spingendo chi legge a interrogarsi su ciò che distingue (o unisce) il pensiero incarnato da quello simulato.
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