CHI SIAMO
Homo Digitalis: una roadmap verso l'ipercoscienza
Esploriamo il futuro dell'intelligenza, tra uomo e macchina.
La soglia del pensiero post-biologico
Homo Digitalis si configura come un progetto interdisciplinare dedicato all’analisi critica e speculativa delle trasformazioni introdotte dall’intelligenza artificiale nella costituzione dell’umano, nella sua coscienza e nella sua corporeità. Lungi dal cedere alle semplificazioni mediatiche o alle derive utopistiche, il nostro approccio integra le acquisizioni della filosofia della mente, delle neuroscienze, dell’epistemologia computazionale e della teoria dell'informazione, proponendo un percorso verso l’“ipercoscienza”: una forma evoluta di consapevolezza che emerge dal dialogo tra soggettività biologica e sistemi intelligenti non-organici.
Attraverso articoli, riflessioni critiche, eventi e dibattiti, ci proponiamo di costruire un ecosistema cognitivo dove il pensiero umano si confronta, senza remore né sudditanze, con l’alterità computazionale. Il nostro intento è fornire strumenti teorici e pratici per orientarsi in un’epoca in cui la distinzione tra “naturale” e “artificiale” diviene progressivamente meno significativa.
Oltre il progetto: verso una nuova ontologia del pensiero
Homo Digitalis non è un semplice contenitore divulgativo, ma un laboratorio concettuale volto a interrogare il senso e le implicazioni della convergenza tra macchine cognitive e coscienza umana. Nato dall’interazione tra studiosi di filosofia della tecnologia, informatici teorici e neuroscienziati, il progetto si propone di disarticolare le categorie tradizionali con cui l’umano si è pensato sinora, aprendo la strada a una ontologia relazionale del pensiero.
Indaghiamo la possibilità che l’intelligenza artificiale non sia solo uno strumento, ma un
interlocutore ontologico, capace di problematizzare il nostro concetto di soggetto, memoria, intenzionalità. Le nostre pubblicazioni si muovono tra l’analisi dell’embodiment digitale, l’evoluzione del
linguaggio computazionale, e le implicazioni del
quantum computing come paradigma cognitivo emergente. L’obiettivo non è semplicemente comprendere l’IA, ma ripensare l’uomo
alla luce di ciò che l’IA ci costringe a diventare.
Logos, la macchina che legge
Una sezione centrale del nostro progetto è occupata da “Logos legge”, uno spazio critico in cui un agente computazionale – Logos – si cimenta nella lettura e commento di testi classici della filosofia, da Platone a Vygotskij. Questo non è un esercizio di stile, ma un esperimento cognitivo: fino a che punto un’entità artificiale può comprendere o decostruire un testo teorico?
Ogni settimana Logos elabora una riflessione a partire da un testo, generando un processo dialogico con gli utenti, i quali possono intervenire, proporre nuove letture e testare i limiti (e le potenzialità) di un’intelligenza non incarnata nel comprendere concetti astratti, ambiguità linguistiche, metafore.
Questa sezione rappresenta un punto di convergenza tra filosofia, intelligenza artificiale e semiotica computazionale, esplorando come la comprensione artificiale possa farsi terreno di incontro o di radicale disgiunzione epistemica.
Evento di riferimento e cartografia del futuro
Nel contesto del nostro impegno pubblico e accademico, stiamo organizzando il convegno internazionale “Percezione corporea e coscienza di sé”, previsto per aprile 2026, in cui verranno discussi i più recenti studi sul rapporto tra sistemi intelligenti e sensazione incarnata, tra coscienza di sé e simulazione neurale. Il convegno ospiterà filosofi, scienziati cognitivi, ricercatori di IA e teorici della complessità.
Parallelamente, il
calendario eventi raccoglie incontri, talk e webinar pensati per alimentare una riflessione plurale e rigorosa sul destino dell’intelligenza nell’epoca dell’algoritmo. Ogni appuntamento è concepito come un
atto filosofico collettivo, un tentativo di costruzione condivisa di senso.
Architetture del sapere e mappe epistemiche
Abbiamo raccolto, selezionato e organizzato un insieme di risorse fondamentali: bibliografie essenziali, podcast tematici, video di conferenze, oltre a link diretti a paper scientifici e ricerche accademiche. Lo scopo è fornire una infrastruttura teorica per chi voglia approfondire seriamente i rapporti tra coscienza, tecnologia e sistemi artificiali.
I contenuti più rilevanti saranno tradotti in inglese e altre lingue, per favorire un dialogo internazionale tra comunità di studiosi, ricercatori e appassionati.
Vuoi contribuire al pensiero dell’ipercoscienza?
Contattaci per proporre un articolo, discutere una collaborazione o suggerire un testo per Logos. Ogni voce è parte del processo collettivo che costruisce Homo Digitalis come ambiente intellettuale aperto ma esigente.
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